Santa Caterina Albanese

Santa Caterina Albanese (Picilia in arbëresh[4]) è un comune italiano di 1.184 abitanti[2] della provincia di Cosenza, in Calabria.

Il centro è situato a 472 m s.l.m., sulle pendici nord-orientali della Catena Costiera. La popolazione è di lingua, costumi e tradizioni albanesi (arbëreshë).

Storia

Santa Caterina Albanese è una colonia albanese del XV secolo. Esuli dall'Albania, gli esuli albanesi dovettero migrare per l'invasione dell'Impero ottomano. I profughi albanesi si fermarono nella contrada Prato (Piezileum), vicino alla ex badia cistercense di Santa Maria la Matina. Anticamente, sul sito dell'attuale paese sorgeva il casale disabitato probabilmente detto Piesileum, ossia albanesizzato dai suoi abitanti in Picilia.

Ai fondatori si aggiunsero successivamente altri albanesi dalla Morea, quando anche questa cadde in mano turca. Nel 1578 l'intero territorio fu consegnato alla famiglia Bruno, passando successivamente agli Hortado, e infine passò ai Sanseverino di Saponara che lo mantennero fino alla eversione della feudalità (1806).

Il paese, dopo varie vicissitudini e battaglie sociopolitiche e culturali, è ridivenuto comune autonomo nel 1934, dopo essere stato aggregato a Fagnano Castello dal 1928.

Tra i suoi più illustri figli si menziona Papàs Francesco Antonio Santori (1819 – 1894), sacerdote, poeta e scrittore, che scrisse il primo dramma della letteratura albanese moderna[5][6][7][8][9][10].

Geografia fisica

Santa Caterina Albanese sorge sul declivio di un colle tra le valli dell'Esaro e del torrente Ricosoli, a 472 m sul livello del mare e a nord-ovest della città di Cosenza. Il comune comprende anche alcuni territori a valle pianeggianti (Contrada Pianette) occupati da un nucleo urbano.


Monumenti e luoghi d'interesse

Strade ed edifici religiosi

I vicoli sono segnati dagli acciottolati e da archi che rievocano i tempi più remoti. Nella parte settentrionale del paese sorge la chiesa madre dedicata a san Nicola Magno in stile barocco. Dal piccolo centro abitato parte la via San Pantaleone dalla quale si raggiunge la cappella del Martire di Nicomedia, sorta intorno al 1600.

Società

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 56 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Tradizioni e folclore

Il 27 luglio si festeggia San Pantaleone, patrono del paese. Il 15 agosto si festeggia l'Assunzione di Maria in Contrada Pianette. Il costume tradizionale albanese viene indossato in diverse ricorrenze e manifestazioni.

Fonte: Wikipedia