Lecce

La provincia di Lecce è una provincia italiana della Puglia di 770 078 abitanti[1] con capoluogo Lecce, la seconda più popolosa della regione dopo la città metropolitana di Bari. È inclusa totalmente nella regione geografica del Salento ed è la più orientale d'Italia.

Bagnata a nord-est dal mare Adriatico (canale d'Otranto) e a sud-ovest dal mar Ionio (golfo di Taranto), unica delle sei province pugliesi ad affacciarsi su entrambi i mari, la provincia di Lecce occupa l'estremità meridionale della Puglia e confina a nord-ovest con la provincia di Brindisi e la provincia di Taranto.

La provincia di Lecce ha ereditato il suo stemma dall'antica provincia di Terra d'Otranto, il cui territorio coincideva, grosso modo, con quello delle odierne province di Lecce, Taranto e Brindisi.

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Costiera di Nardò

La provincia di Lecce, estesa per 2.759,39 chilometri quadrati (il 14,3% del territorio pugliese), è la terza provincia per estensione territoriale della regione dopo quelle di Foggia e di Bari.

La provincia, inclusa totalmente nella subregione del Salento, è sostanzialmente pianeggiante. A nord si estende la pianura salentina (o Tavoliere di Lecce) che costituisce un vasto e uniforme bassopiano caratterizzato da poderosi strati di terra rossa e dall'assenza di corsi d'acqua di superficie per via della natura carsica del terreno che presenta innumeroveli inghiottitoi (chiamati vore o capoventi), punti di richiamo delle piovane che convogliono l'acqua nel sottosuolo alimentando veri e propri fiumi sotterranei. A sud si elevano i modesti rilievi collinari delle serre salentine la cui altezza massima raggiunge i 196 m s.l.m. con la Serra dei Cianci in territorio di Alessano.[2]

La fascia costiera, lunga 222 km[3], è caratterizzata da spiagge di sabbia fine, con affioramenti di acque freatiche e bacini retrodunali, intervallate da lunghi tratti rocciosi e alte falesie che sprofondono nel mare. Lungo la costa adriatica meridionale si concentrano numerose grotte naturali come la Grotta Zinzulusa. Fanno parte del territorio anche i bacini costieri dei Laghi Alimini (Alimini Grande e Alimini Piccolo), situati a nord di Otranto, e l'area paludosa delle Cesine. I principali corsi d'acqua (Idume, Giammatteo, Brunese, Idro) sono piccoli rivoli alimentati da sorgenti freatiche a pochi passi dal mare Adriatico, mentre numerosi bacini di bonifica si estendono nel retroduna di entrambe le coste.

Mare

La fascia costiera della provincia è ricoperta di una rigogliosa macchia mediterranea e di folte pinete. La costa si presenta alta e rocciosa con scogliere a picco sul mare sul versante adriatico da Otranto fino a Santa Maria di Leuca e sullo Ionio nel tratto compreso fra Gallipoli e le marine di Nardò. Il resto della costa è bassa e sabbiosa. In alcune aree vi è la presenza di ampi tratti di dune e di zone paludose.

Le località rivierasche più rinomate (dall'Adriatico allo Ionio) sono: San Cataldo, San Foca, Torre dell'Orso, Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Tricase, Santa Maria di Leuca, Marina di San Gregorio, Torre Vado, Marina di Pescoluse, Lido Marini, Torre San Giovanni, Gallipoli, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Porto Cesareo e Torre Lapillo.

I comuni della provincia che si affacciano direttamente sul mare sono 27 sui 96 totali. Il comune di Castrignano del Capo, nel quale ricade la marina di Santa Maria di Leuca, è bagnato da entrambi i mari. Questo se si considera Punta Meliso, la punta del santuario di Leuca, il confine dei due mari.

Motto del Salento è diventata l'espressione "lu sule, lu mare e lu jentu" che riassume i tre elementi principali del territorio: il sole, il mare e il vento. Facendo riferimento alla ventosità, i venti principali sono due: lo Scirocco da sud portatore di afa e instabilità e la Tramontana da nord che porta aria secca e fredda.


Il clima della provincia è fondamentalmente mediterraneo ma con punte continentali, riscontrabili specialmente d'inverno. Nel periodo freddo (segnatamente nei mesi di dicembre e soprattutto gennaio) non sono rari episodi di freddo intenso, con minime notturne sotto zero, dovute a cieli sereni e venti assenti immediatamente successivi ad avvezioni di aria gelida da est e raramente la neve. L'estate è in genere calda, afosa, umida e particolarmente siccitosa e con massime in talune condizioni superiori ai 40 °C, specie nelle zone più interne con venti molto secchi da sud-ovest, anche se non sono rari i temporali estivi. Le precipitazioni, concentrate soprattutto nel periodo invernale e autunnale, si attestano mediamente sull'ordine di 600 mm di pioggia annuali.

Storia

La provincia di Lecce trae le sue origini dall'antico giustizierato, poi provincia, di Terra d'Otranto. La Terra d'Otranto comprendeva fin dall'XI secolo i territori delle attuali province di Lecce, Taranto e Brindisi (con l'eccezione di Fasano e Cisternino). Fino al 1663 comprendeva anche il territorio di Matera (Basilicata). Il suo capoluogo fu in un primo momento Otranto, ma in epoca normanna (XII secolo) fu sostituita da Lecce. Dopo l'unità d'Italia, la Terra d'Otranto cambiò nome in Provincia di Lecce, e il suo territorio fu diviso nei quattro circondari di Lecce, di Gallipoli, di Brindisi e di Taranto. Il suo smembramento iniziò nel 1923, quando il circondario di Taranto venne tramutato nella nuova provincia dello Jonio[4]. Con R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, venne privata dei comuni di San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e Torchiarolo, già appartenenti al circondario di Lecce, e di tutti i comuni del circondario di Brindisi, i quali andarono a costituire la neonata provincia di Brindisi, insieme ai comuni di Fasano e Cisternino, sottratti alla provincia di Bari[5]. Pochi mesi dopo, con R.D.L. 31 marzo 1927, n. 468, a parziale risarcimento per i comuni appartenuti al circondario di Lecce e ceduti alla provincia di Brindisi, i comuni dell'ex mandamento di Salice Salentino, ossia Guagnano, Salice Salentino e Veglie, passarono dalla provincia di Brindisi a quella di Lecce[6].

La provincia comprende nel suo territorio un'isola linguistica, la Grecìa Salentina, nella quale si parla un dialetto neo-greco noto come grico. Essa comprende attualmente undici comuni: nove di lingua ellenofona (Calimera, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino) e altri due non ellenofoni di recente ingresso (Carpignano Salentino e Cutrofiano), riuniti nell'Unione dei comuni della Grecia Salentina, comprendente in totale circa 50.000 abitanti.


Monumenti nazionali

Gallipoli

Basilica Cattedrale di Sant'Agata (dal 1941)

Lecce

Anfiteatro Romano (1906)[9]

Lecce

Basilica di Santa Croce (1906)[9]

Lecce

S.Nicola al Camposanto (1873)

Copertino

Castello Angioino (1886)

Galatina

Basilica di Santa Caterina d'Alessandria (1873)

Patù

Heroon "Centopietre" (1873)

Soleto

Guglia di Raimondello (1873)

Otranto

Cattedrale di Otranto e relativo mosaico pavimentale (1873)

Nardò

Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta (20 agosto 1879)

Architetture religiose

A Lecce

Negli altri Comuni

Architetture militari

Castelli

Torri costiere

Lungo tutto il litorale della provincia è possibile ammirare delle torri cinquecentesche fatte costruire da Carlo V per difendere il territorio salentino dalle incursioni dei Saraceni. Se ne contano attualmente circa un'ottantina

Monumenti megalitici

La provincia è ricca di monumenti megalitici (dolmen e menhir), disseminati sul tutto il territorio e in misura maggiore nei comuni del versante orientale. Il più alto monumento megalitico italiano si può visitare nella splendida cittadina di Martano (menhir de Santu Totaru)

COMUNI DELLA PROVINCIA DI LECCE