Molfetta

Molfetta è un comune italiano della città metropolitana di Bari in Puglia. Origini della città Il territorio molfettese risulta abitato sin dalla Preistoria. A questa fase risalgono, infatti, gli insediamenti più antichi, necropoli e tracce di capanne, rinvenuti nell'area circostante alla città (fondo Azzollini e viciniori) e presso il sito archeologico-naturalistico del Pulo, dolina carsica "di crollo" a circa un chilometro e mezzo dal centro urbano. Si ritiene che Molfetta sia stata fondata dai Greci attorno al IV secolo a.C. Successivamente il villaggio passò sotto il dominio dei Romani, che le diedero il nome Respa. La prima indicazione dell'esistenza di un villaggio tra Turenum (Trani) e Natiolum (Giovinazzo) è piuttosto tarda e si ritrova nell'Itinerarium Provinciarum Antonini Augusti, il registro delle stazione e delle distanze tra le località poste lungo le diverse strade dell'impero. Fin dalla sua fondazione nel III secolo a.C. fino alla caduta dell'Impero romano d'occidente, il villaggio di Molfetta faceva parte del territorio della vicina Ruvo di Puglia, all'epoca florida polis greca e poi municipium romano, in epoca greca era conosciuta come Ρυψ (Rhyps, pron: Rüps), poi Rubi, in età romana. 

Respa era strategicamente importante per Ruvo, poiché rappresentava il suo principale porto commerciale e la prima via di comunicazione diretta con la Grecia. Monumenti e luoghi d'interesse Il Duomo di San Corrado. Fra le bellezze naturalistiche da ammirare nella cittadina pugliese, è sicuramente il Pulo, sprofondamento carsico a pianta sub-circolare, con diametro variabile tra un minimo di 170 a un massimo di circa 180 metri, un perimetro che supera i 500 metri e una profondità intorno ai 30 metri nel punto di maggior dislivello. Sul bordo superiore sono stati ritrovati i resti di un villaggio neolitico: da questa località provengono reperti, soprattutto vasi e strumenti rudimentali neolitici (denominati "tipo Molfetta" e presenti in tutto il Mar Mediterraneo) e anche resti umani risalenti a età della pietra precedenti, e anche alla (successiva) età del bronzo. Le due torri del Duomo viste da Largo Chiesa Vecchia. Il nucleo antico detto "Isola di Sant'Andrea" forma il primo nucleo urbano attorno al III secolo ed è caratterizzato da una singolare pianta a spina di pesce: qui sorge il Duomo di San Corrado, la più grande chiesa a (tre) cupole in asse del romanico pugliese coronate da due torri (una campanaria, l'altra d'avvistamento) edificato tra XI e XII secolo. 

Sempre nel centro antico è situata la barocca Chiesa di San Pietro, eretta su una precedente chiesa romanica. Da notare le mura verso terra rimaste nel loro tracciato. Subito fuori dalle mura sorge la grandiosa Cattedrale intitolata all'Assunta, ex convento dei Gesuiti, dove sono poste le ossa del patrono della città San Corrado di Baviera, con busto in argento e oro di scuola napoletana. Di particolare attenzione è un grande quadro del celeberrimo Corrado Giaquinto, pittore molfettese del settecento, a cui è intitolata la Pinacoteca Provinciale di Bari. 

Nei pressi della cattedrale sorge la "chiesa del Purgatorio", e, sempre lungo lo stesso asse viario del cosiddetto "borgo" (oggi Via Dante), ma più spostate verso la antica Porta principale del centro storico (quella che si apriva su Via Piazza) sono quelle dedicate alla Santissima Trinità, detta Sant'Anna e al protomartire Santo Stefano, luoghi di profonda religiosità in particolari periodi dell'anno. Poco più distante da queste, in direzione di uscita, verso Bisceglie, dalla Molfetta storica, sorge la chiesa di San Domenico, con annesso convento, oggi riadattato a contenitore culturale (biblioteca, museo e sala conferenze) col nome, ripreso dai documenti d'archivio, di "Fabbrica di San Domenico". 

A circa 2 km dalla città, in direzione di Bisceglie si trova la basilica della Madonna dei Martiri. L'impianto attuale della chiesa insiste parzialmente sulla vecchia chiesa dell'XI secolo, di cui resta solo una cupola e la struttura sottostante, dove oggi sorge l'altare. Su un fianco della chiesa è addossato l'Ospedaletto dei Crociati, sempre dell'XI secolo, unico superstite dei due presenti nel complesso della Madonna dei Martiri dopo le ristrutturazioni ottocentesche. A pochi km dal Pulo si trova un importante geosito dove, nel 2005, Cesare Davide Andriani, allora studente di geologia all'Università di Bari, scoprì le prime orme di dinosauri. L'area è stata oggetto di studio da parte dei ricercatori della stessa Università e sarà destinata alle visite in futuro. 

Fonte: Wikipedia